venerdì 10 maggio 2013

No grazie, magari la prossima


Domani a Roma il PD si riunirà per scegliere il "Traghettatore", cioè colui che da segretario pro tempore
porterà il partito al Congresso, dove si eleggerà la nuova dirigenza. Il nome più gettonato in queste ore è Epifani, ex sindacalista. Insomma una ventata di novità... "mi sembra in totale continuità con il gruppo dirigente precedente. La cosa che non ho capito è se Epifani si candida a fare l’arbitro o se è una figura che intende candidarsi al prossimo congresso. L’altra volta fu Dario Franceschini che prima promise di non candidarsi e poi lo fece, ma non gli portò fortuna" dice Pippo Civati.

Intanto Matteo Renzi ha fatto sapere che a questo giro non si farà avanti, addirittura pare che i suoi siano favorevoli alla nomina di Fassino, strano modo di fare il rottamatore. Sicuramente Renzi non è uno sprovveduto, avrà pensato bene di tenersi lontano dai vertici del partito in un momento come questo, meglio attendere che gli elettori si dimentichino del suicidio del PD con le candidature del Presidente della Repubblica e il conseguente inciucio. Magari il prossimo anno, quando B. farà cadere il governo, si presenterà in forma smagliante, partecipando ad un numero
disumano di trasmissioni televisive, tra cui Amici, la Prova del Cuoco, Verissimo e una carrellata di Tg (B. fa scuola). L'elettorato del PD, e non solo, entusiasti delle ventate di cambiamento portate dal rottamatore che non rottama, e dimentichi degli avvenimenti dei mesi passati, lo voteranno senza indugio.

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